segnalazioni di ‘maltrattamento’ ? cosa dice la legge
Riceviamo purtroppo spesso richieste di aiuto \segnalazioni per casi di ‘maltrattamento’ relativi a carlini detenuti in condizioni non idonee presso private abitazioni , e in quanto Associazione Rescue si rende necessario fare chiarezza : tali segnalazioni dovranno essere correttamente inviate alla propria Asl\ Usl territorialmente competente, oppure alla Polizia Municipale – in entrambi i casi spesso purtroppo senza alcun esito ,stanti le attuali normative a tutela degli animali d’affezione.
Un’associazione Rescue è un’associazione di volontariato animalista,ci occupiamo del recupero , della cura e della migliore adozione di ogni carlino a noi legalmente affidato. Un’associazione Rescue non è la Polizia Municipale nè la Asl\ Usl nè altro organo che possa legalmente intervenire in modo diretto su segnalazioni di questo tipo.
L’intervento del Rescue è sempre possibile ( e sempre auspicabile) solo se direttamente richiesto o consentito dal cedente o detentore del carlino in oggetto. Questo vale naturalmente per tutti i nostri carlini : che provengano da private famiglie che non potevano più occuparsi di loro o dalle molteplici altre situazioni per le quali viene richiesto o consentito il nostro intervento, per esempio ex fattrici o ex riproduttori da allevamento, ma anche carlini provenienti da canil\rifugi\ altre associazioni o direttamente custodi giudiziari in caso di sequestri : c’è sempre qualcuno che ha firmato una legale modulistica di cessione acconsentendo ad affidare il tal carlino\a al nostro Rescue.
Non possiamo in alcun modo intervenire ‘ per andare a controllare’, nè fare denunce al posto della parte lesa o diretto testimone dell’evento\ situazione.
Quello che possiamo fare, e che facciamo sempre, è consigliare chi si rivolga a noi segnalando per esempio le non idonee condizioni di detenzione del cane del proprio vicino sulla corretta procedura da seguire, e su quella consigliata.
Le leggi a tutela degli animali hanno fatto molti progressi soprattutto negli ultimi anni.
Le normative , obblighi e divieti, che regolano la tutela degli animali d’affezione sono per la maggior parte di competenza delle Regioni, e quindi regolate da normative Regionali ,spesso diverse per ogni regione. Tali normative, anche nelle regioni più sensibili in tal senso, purtroppo molto raramente consentono , a termini di legge, il buon esito di una denuncia per ‘maltrattamento’ del tipo sopra esposto, e cioè relativo a cani detenuti presso le proprie abitazioni in modi certamente non idonei : non idonei per tutti noi, ma spesso non per la legge.
Tali normative infatti , pur con tutte le differenze ed eventuali restrizioni regionali, e tenendo presente che esistono regioni d’italia dove è ancora legale tenere i cani a catena , in linea di massima sanciscono che se il cane ha un riparo e una ciotola, non sussiste maltrattamento in base alla legge. Quindi non si può fare nulla, se non sperare che la tal famiglia si renda conto che quel cane potrebbe vivere più felicemente altrove e con altre persone, acconsentendo quindi a cederlo in adozione.
Ci sono stati segnalati negli anni infiniti casi di ‘maltrattamento’ di carlini ( tenuti sempre fuori in giardino, o in cortile, o in balcone, o nel sottoscala, o altro) , per i quali non si può fare assolutamente nulla, anche nei casi in cui è stato richiesto un controllo da parte delle Asl o Polizia Municipale o Guardie Zoofile.
E allora cosa si può fare in questi casi ? Contattare la propria Asl\ Dipartimento veterinario Usl di zona, segnalando la situazione . La Asl\Usl valuterà se esistano le condizioni necessarie per mandare un controllo. Questi controlli, quando avvengono , di solito si esauriscono in alcuni consigli migliorativi delle attuali condizioni di detenzione, e nulla più.
Noi consigliamo sempre, in questi casi, di cercare di parlare con la famiglia in oggetto , senza usare termini offensivi nè minacce di denunce che ( vedi sopra) non avrebbero alcun esito , e cercare di convincerli ad affidare il proprio cane a chi possa averne miglior cura. Una cessione spontanea – ad altra famiglia o ad una seria associazione- è spesso la sola speranza per questi poveri cani.
Invitiamo chiunque fosse interessato o ritenesse di essere a conoscenza di una situazione di maltrattamento a consultare come prima cosa le proprie normative regionali.
Potete farlo consultando l’ottimo sito della Feder Fida ( Federazione Italiana Diritti Animali Onlus), che contiene in modo esaustivo tutte le normative regionali, statali, e molte altre informazioni pertinenti.
A questo link tutte le normative regionali :
http://www.federfida.org/index.php/leggi-tutela-animali/la-tua-regione
Se il ‘maltrattamento’ che desiderate segnalare rientra tra i reati perseguibili a norma di legge ( esempio : avvelenamento, uccisione di un animale,abbandono, percosse e violenza, accattonaggio con cuccioli, ma anche altro in base alle differenti normative regionali), allora DOVETE fare una denuncia.
Sempre Feder Fida Onlus chiarisce che :
Non è vero che un reato su animali sia di competenza solo delle guardie zoofile (lo dice la Cassazione: tutti gli organi di P.G. sono competenti per i reati in materia ambientale e di tutela animali (Cass. pen. sez. III – Pres. Gambino – Est. Postiglione -n.1872 del 27/9/91). Potete segnalare uno dei casi illeciti previsti dall’art.727 (o da altri articolo del C. Penale), richiedendo un intervento per accertare il reato e impedire che questi sia portato a ulteriori conseguenze (ai sensi dell’art. 55 del C. Penale).
I reati relativi al maltrattamento e all’ abbandono di animali sono reati perseguibili d’ufficio: l’autorità Competente, una volta venuta a conoscenza del fatto (tramite denuncia o relazione) ha il dovere di indagare anche in assenza di altro impulso da parte di terzi eventualmente offesi.
Per denunciare reati di questo tipo, ci si può rivolgere indifferentemente a Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato e delle regioni a Statuto speciale, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardia-parco, Guardie particolari giurate. Anche i veterinari delle Aziende USL e degli uffici del Ministero della Sanità svolgono questa funzione.
Certo, esiste anche una sorta di “specializzazione” dei vari organi di polizia,da considerare in senso non troppo stretto.
Vediamo dunque A CHI DENUNCIARE CHE COSA :
- Qualunque ipotesi di maltrattamento degli animali: Veterinari Azienda USL competente per territorio
- Abbandoni e maltrattamenti su animali domestici: Polizia Municipale
- Mostre con animali: Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri Carabinieri Sanità NAS, Corpo Forestale;
- Sperimentazione sugli animali: Carabinieri Sanità NAS; Uffici Veterinari Adempimenti CEE
- Allevamenti: Carabinieri Sanità NAS e Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri;
- Trasporti di animali: Carabinieri Sanità NAS, Corpo Forestale, Polizia Stradale; Uffici Veterinari Adempimenti CEE, Posti d’Ispezione Frontaliera del Ministero della Sanità;
- Caccia, animali selvatici ed esotici: Corpo Forestale, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, Guardia-parco.