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LA STERILIZZAZIONE, UNA SCELTA D’AMORE

Questa pagina  vuole essere una risposta alle molte persone che “non capiscono” perché la sterilizzazione sia un atto d’amore dovuto, e un segno di responsabilità etica e civile.

Paradossalmente, molti sembrano comprendere la necessità della sterilizzazione per i randagi, ma non per il proprio cane “ di razza” , e questo atteggiamento , non volendo considerare il puro e semplice egoismo di chi non vuol guardare fuori dalla porta di casa sua, è in parte frutto di disinformazione, e in parte il risultato di una errata interpretazione delle molte e giustissime campagne pro-sterilizzazione centrate sul randagismo e sugli ospiti dei canili e rifugi, dalle quali alcuni proprietari di cani di razza sembrano però derivare la convinzione che il proprio cucciolo di carlino nato “apposta” , e il povero cucciolo meticcetto , ma anche l’adulto di razza,abbandonati in canile appartengano a due universi differenti e non in contatto tra loro. Errore.

Fare campagne pro-adozione non è sufficiente e non basterà mai fino a quando TUTTI non comprenderanno l’importanza e la necessità della sterilizzazione, e\o dell’usare ogni precauzione per evitare l’accoppiamento laddove le condizioni di salute o l’età del cane ( e questo vale in modo particolare per il carlino) rendano sconsigliabile un intervento.

Il discorso può essere riassunto in breve, con una semplice constatazione : ammettiamo l’esistenza del cane di razza ? Sì certo. Ogni razza ha una sua meravigliosa specificità, e guai se non esistessero. E allora, se ammettiamo l’esistenza del cane di razza, si deve ammettere l’esistenza dell’allevatore certificato. Non farlo sarebbe pura ipocrisia. Con il termine allevatore certificato  si identificano realtà anche molto diverse tra loro – e questo dipende anche dalle nostre normative Asl – ma si resta sempre all’interno di un sistema che è in qualche misura soggetto a controlli, anche numerici. Non ci addentriamo in questa sede in discussioni circa il ruolo che la selezione nella riproduzione operata da un allevatore ‘serio’ dovrebbe avere nel tutelare il cane da talune ‘tare’ genetiche o predisposizioni specifiche ; non lo facciamo perché è un discorso complesso e per certi versi insidioso, perché è necessario intendersi su quali siano le condizioni geneticamente trasmissibili e relativa gravità, e perché non esiste alcun allevatore, per quanto serio e riconosciuto e pluripremiato , che possa ‘ produrre’ ( termine odioso ma è il solo possibile) solo e soltanto cuccioli ‘ perfettamente sani’. Prova ne sono le centinaia di ‘adulti non idonei alla riproduzione’ che sono stati affidati al nostro Rescue nel corso di questi anni, perché potessero avere accesso ad un vero futuro salvacarlino, ed essere esclusi dalla riproduzione. Di questo siamo grati ai moltissimi allevatori che regolarmente si rivolgono a noi, affidandoci le ex fattrici, ex riproduttori e adulti non idonei che oggi vedete sorridere dalla nostra photo-gallery degli adottati  , felici e amati e finalmente con una vera famiglia e una vera casa.

Se ammettiamo dunque l’esistenza  del cane di razza, e quindi degli allevatori certificati, si fa presto, con un semplice calcolo matematico, a capire quanto già questo numero sia in esorbitante sovrannumero. Ecco quindi il nesso che a molti sfugge, quelli che pensano ‘ ma il mio cucciolo nato in casa sta sicuramente meglio di quelli in allevamento’…Intanto, non è detto che sia esattamente così sotto l’aspetto clinico…ma soprattutto, e quel cucciolo nato apposta in allevamento, che fine fa ? Non tutti – e il discorso non è ovviamente limitato soltanto al carlino – hanno la fortuna di essere affidati a noi o a chi possa rappresentare garanzia di un futuro realmente sicuro e protetto. Molto spesso, il destino di questi poveri cani è quello di passare da un allevamento all’altro, in ordine decrescente di ogni condizione di cura e custodia, per tutta la vita. 

Ma soprattutto,essendo utopistico e impensabile credere che il mondo smetta di acquistare cani , il rovescio di questa medaglia è rappresentato da tutte quelle situazioni che esistono e continueranno ad esistere finché ci sarà chi continuerà a cercare ‘ il cucciolo di razza sotto costo’. E sotto questo aspetto, la cucciolata privata si inserisce nello stesso settore occupato da cagnari, fiere, negozi, allevamenti multi razza, e il traffico di cuccioli che nel 90% dei casi sostiene questo mercato di morte e sfruttamento, e tortura. Tutte alimentano lo stesso tipo di domanda. 

E allora, dal momento che la matematica non è un opinione, se ammettiamo l’esistenza del cane di razza , e ammettiamo l’allevatore certificato, tutto il resto deve sparire. Non c’è altra strada. Comprendiamo che possa essere difficile da comprendere per molti , ma il mondo non finisce fuori dalla porta di casa nostra. E’ questo il nesso, questo l’anello mancante che occorre comprendere per vedere quel legame – forte e chiaro – tra la propria cucciolata privata, e le migliaia di cani a cui la stessa ha tolto la possibilità di una vera famiglia. 

Per i cani di razza, oggetto di compravendita, la comprensione di questa importanza e necessità significa in primo luogo sottolineare in ogni modo possibile che chi desidera un cane di una razza specifica dovrebbe poter e voler prendere in considerazione due sole  ipotesi:

1 ) adottare un adulto ,con grande consapevolezza di cosa questo tipo di scelta comporti.

2) rivolgersi, con altrettanto grande consapevolezza,  ad un allevamento serio, certificato e riconosciuto , e in quanto tale operante – presumibilmente  - all’interno di un programma delle nascite specifico e dichiarato e soggetto a controlli. In questo caso è d’obbligo verificare, oltre alla qualifica “certificato e riconosciuto”,anche quella di “serio e responsabile”. E’ un sistema che presenta parecchie falle, e non c’è davvero bisogno di aggiunte dall’esterno.

Tutto ciò che esula da queste due ipotesi, dalla vendita di cuccioli sottocosto ( negozi, mercati, allevamenti abusivi, inserzioni di privati,) fino alle cucciolate occasionali e domestiche, va ad alimentare , direttamente o indirettamente,quella lunga catena di sfruttamento, traffici, maltrattamenti, morte e abbandoni, della quale nessuno dovrebbe più poter dire “ non lo sapevo”.

Per quanto riguarda il carlino, razza particolarmente delicata e soggetta a diverse problematiche ereditarie (dalla demodettica alla displasia o lussazione della rotula all’entropion alla sindrome brachicefalica complessa e altro fino all’encefalite ), non si può infine ignorare quanti cuccioli nati da carlini che mai avrebbero dovuto riprodursi abbiano vissuto mesi o anni di sofferenza,prima di morire precocemente o nella migliore delle ipotesi di poter essere affidati a qualcuno realmente  dotato della consapevolezza , competenza e amorevole disponibilità ad occuparsi di loro , nella buona e nella cattiva sorte.

Noi siamo un “ Pug Rescue”, vale a dire un rescue di razza ( il carlino) , e cioè un’associazione che si occupa ,esclusivamente e molto rigidamente ,di adozioni di carlini in cerca di casa – o nuova casa-  per qualsiasi motivo. Abbiamo affidato, ad oggi ( ma il numero è in costante aumento)  più di 400  carlini provenienti dalle situazioni più diverse: moltissimi carlini che erano stati un tempo  ( e naturalmente da cuccioli) comprati da qualcuno che , prima o poi, non “poteva più occuparsi di loro” ; carlini finiti in canile ( pochi, perché muoiono se non arrivi in tempo , e purtroppo spesso la burocrazia di determinati canili non ti consente di arrivare in tempo, e intanto lui muore, perché è giugno e ci sono 35 gradi ma tanto “ i cani sono tutti uguali” ), e poi carlini provenienti da sequestri (sempre adulti, i cuccioli spesso non sopravvivono), e ancora ex fattrici, ex riproduttori ,carlini di tutte le età, spesso provenienti da situazioni difficili , sempre da situazioni non idonee, o non più.

La nostra posizione come associazione rescue tiene conto del fatto che il carlino è una razza particolarmente esposta a rischi conseguenti all’anestesia (e che i veterinari realmente competenti in chirurgia sul carlino sono pochi). I carlini delle cui adozioni ci occupiamo sono sempre adulti, a volte anziani, a volte malati, spesso debilitati; l’insieme di questi aspetti renderebbe assurdo da parte nostra imporre la sterilizzazione senza distinzioni tra un caso e l’altro. La sterilizzazione viene sempre richiesta quando il carlino adottato è in grado di sopportare l’intervento, e in presenza di un veterinario di provata competenza. Diversamente, anche questo aspetto come tutto ciò che riguarda le nostre adozioni si fonda su una valutazione particolarmente rigida e selettiva dell’adottante, e sulla fiducia, dopo le opportune verifiche, in una comprensione e accettazione dei nostri principi e valori da parte dello stesso ( sempre presente a parte un unico e molto antico “incidente di percorso” , del quale si è già parlato anche troppo ).

Escludendo quindi dal discorso i nostri adottati (passati, presenti e futuri),per i quali l’obbligo di sterilizzazione (oppure la rinuncia formale alla procreazione, quando l’età e condizioni di salute del cane rendano sconsigliabile l’intervento ),sono regolarmente controfirmate e sottoscritte sui nostri moduli di affido,è impossibile non notare quanti proprietari di carlini ( e di tutti gli altri cani, ma noi ci limitiamo a parlare dei nostri musetti schiacciati) non siano minimamente informati sulle conseguenze di una simile scelta, e anzi ricerchino il “lieto evento” , vale a dire la cucciolata in casa.

Per noi, come associazione di volontariato, e in particolare come rescue di razza, cercare di informare e sensibilizzare il più possibile circa l’importanza della sterilizzazione, e soprattutto sulle conseguenze “ a catena” di queste riproduzioni “casalinghe” , è un atto dovuto, innanzitutto per rispetto ai nostri carlini adottati;TUTTI loro sono stati cuccioli, cuccioli senza colpe. Tutti loro hanno sofferto, prima di arrivare a noi, e finalmente ad una nuova casa e ad una vera famiglia per sempre. Chi definisce se stesso come “amante dei cani” , non può essere credibile se non comprende l’importanza della sterilizzazione, e il bisogno disperato di NON far nascere altri cuccioli.

Il cane è ( per fortuna) un animale domestico a tutti gli effetti e la  sua vita non ha più nulla in comune con quella che conducevano i suoi progenitori selvatici. Addomesticandoli abbiamo deciso di assumercene la responsabilità , e garantire a tutti loro una vera casa fa parte dei nostri doveri.

E’ nostro dovere  quindi controllare le nascite dato che non c’è più la selezione naturale a farlo.

Per quanto riguarda il carlino, razza creata dall’uomo (quantomeno nella forma attuale  sia pure  partendo -si ritiene – da un cane asiatico dal muso schiacciato esistente oltre 2000 anni fa ) , è facile per chiunque intuire quanto poco “progenitore selvatico” ci sia in lui ; è stato creato dall’uomo per vivere a stretto contatto con l’uomo, non potrebbe sopravvivere da solo “ in natura”  nemmeno per 24 ore. La responsabilità è quindi, da sempre, interamente nostra.

Chiunque non sia un allevatore certificato e regolarmente riconosciuto  ( e quindi come si è già detto presumibilmente  operante all’interno di un programma delle nascite specifico e dichiarato e soggetto a controlli  )  dovrebbe dunque sterilizzare,comprendendo come questa sia la SOLA via non solo per tutelare la salute del proprio cane, ma anche per aiutare i circa 150 mila nuovi cani abbandonati ogni anno in Italia, per non parlare dell’infinita catena di cessioni e cambi di famiglia, spesso di male in peggio , delle morti in canile, degli allevamenti abusivi e dei trafficanti di cuccioli.

Noi siamo una goccia del mare. Per uno che ne salvi, cento ne muoiono, mille sopravvivono tra infelicità e sofferenza.

Continuate a non rendervi conto, a non vedere il nesso ?

Lo sappiamo tutti: le famiglie che vogliono un cane o un gatto sono molto poche rispetto agli animali che riempiono canili e rifugi, e anche rispetto al numero di cuccioli che ogni anno viene fatto nascere a scopo di vendita. Non c’è una casa per tutti, non ci sono abbastanza umani disposti ad ospitarli ..o peggio, ce ne sono molti “disposti ad ospitarli” per uno, due, tre, quattro o più anni, insomma fino a quando il giocattolo avrà smesso di divertire, o verrà considerato troppo impegnativo. E magari nel frattempo il “giocattolo” sarà stato fatto partorire, a sua volta. E’ un cerchio che non si chiude mai.
E’ vero, chi non è attratto dai cuccioli? Chi non ne vorrebbe avere alcuni dalla propria adorata carlina ? E probabilmente pensate pure di essere  in grado di tenerli tutti o di trovare loro una buona casa, ma così facendo state INEVITABILMENTE togliendo il posto a qualcun altro, che continuerà a soffrire, se si tratta di un cane in attesa di adozione, o morirà, se si tratta di un cucciolo arrivato su un camion per soddisfare le richieste di chi cerca il cane di razza a poco prezzo, o ancora passerà una vita in allevamento, senza mai conoscere il calore di una vera casa e di una vera famiglia.

Come tutti coloro che giorno e notte si affannano, dentro e fuori da associazioni, per garantire ai nostri protetti un futuro degno di questo nome, noi siamo ,lo ripetiamo per la terza volta, una goccia nel mare.

L’emozione e la felicità che pensate di provare all’idea di vedere la vostra carlina all’opera come “mamma” sono, oltre che proiezioni dell’ego umano che niente hanno a che vedere con la reale “felicità” della partoriente , nulla di fronte alla domanda  : “che succederà dopo” ? Che farete con quei 2 o 3 o 4 cuccioli che non avrete posto per ospitare  a lungo e che forse non potrete permettervi di mantenere? Quello che succede di solito, è che da subito cercherete di affidarli ( o venderli? E questo è un altro problema, perché il più delle volte va a soddisfare la domanda di cuccioli di razza “sottocosto”, domanda che è  direttamente responsabile della morte di milioni di cuccioli di razza in tutto il mondo, nelle “fabbriche di cuccioli”, per non parlare della vita indegna riservata a “fattrici” e “riproduttori” negli allevamenti abusivi…e dove c’è domanda, arriva sempre l’offerta)  , cercherete di affidarli dicevamo a parenti, o amici e conoscenti, forse persone che non avevano mai pensato di prendere un cane ma che saranno attratti dalla tenerezza dei cuccioli ;  molto probabilmente dopo poco queste stesse persone cercheranno a loro volta di trovare un altro proprietario, nella migliore delle ipotesi cresceranno un cane infelice e trascurato, nella peggiore lo abbandoneranno al suo destino. E’ impossibile salvarli tutti. E infine, per chi si sente sicuro di sapere già da prima a chi affidare i cuccioli della propria cagnolina, potete davvero garantire che anche chi prende i vostri cuccioli non abbandonerà i successivi cuccioli di questi? E tutte le generazioni future?

Cosa succederebbe se, come da molti ritenuto necessario per una stupida leggenda popolare, ogni femmina di cane avesse almeno una volta nella vita una cucciolata?

Quelli che seguono sono dati dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani):
La Dottoressa Laura Torriani, segretario dell’ANMVI  ha calcolato in modo molto semplice che se così fosse ogni cane “produrrebbe” una media di circa 6 cuccioli ( meno, nel caso del carlino, facciamo da 2 a 4)

Se la metà sono femmine (3), anche queste nel giro di due anni avranno messo al mondo 18 cuccioli.
In 2 anni: da 9 femmine – 54 cuccioli
dopo altri 2 anni: Da 27 femmine – 162 cuccioli
dopo ancora altri 2 anni: da 81 femmine si avrebbero circa 486 cuccioli.
In 10 anni la cifra totale dei “nuovi cani” si è quasi cinquecentuplicata.

Siete sicuri che sia così facile trovare tutte queste persone desiderose di adottare questi cani?

Se così fosse come mai ogni anno il numero dei cani e dei gatti nei canili e rifugi continua ad aumentare?  Come mai le associazioni di volontariato sono SOMMERSE da emergenze ? Come mai un’associazione rescue di razza come noi ha trovato casa a più di 400 carlini in quasi cinque anni ??

COME MAI ???

 

PREGIUDIZI & LEGGENDE DA SFATARE :

 

Non è vero che si dovrebbe permettere al cane di avere almeno una gravidanza, anzi, è meglio sterilizzare il cane il prima possibile. Questa è una credenza popolare priva di qualsiasi fondamento medico. Piuttosto , è vero il contrario: gravidanza, parto e allattamento sono fasi molto delicate per la femmina, che potrebbe anche incorrere in problemi di salute. Studi effettuati hanno dimostrato che solo sterilizzando un cane femmina prima dell’insorgenza del primo calore, si riduce notevolemente il rischio di insorgenza di tumori mammari.Non è vero quello che si dice, in giro per parchi e giardini, che una gravidanza ed il successivo parto prevengano patologie tumorali a carico dell’apparato mammario o possano prevenire alcune patologie dell’utero, o addirittura che una eventuale gravidanza possa eliminare il presentarsi della “falsa gravidanza” che alcune cagnette presentano dopo circa due mesi dal calore.


E’vero che il cane potrebbe prendere peso dopo la sterilizzazione,perché il cane sterilizzato consuma meno calorie; questo aspetto può però essere controllato modificando adeguatamente la quantità , e se necessario il tipo,di cibo assunto.

E’ vero che la sterilizzazione può aumentare la lunghezza e la qualità della vita del vostro cane. Una femmina sterilizzata si risparmierà, oltre ovviamente a  tutte le problematiche legate alla gravidanza, anche tutte le malattie, più o meno gravi, legate all’utero e alle ovaie.Sterilizzando la vostra femmina le risparmierete anche le spiacevoli condizioni fisiche legate alle gravidanze isteriche, come produzione di latte, perdita di appetito e depressione. Soprattutto, in una femmina sterlizzata viene  enormememente ridotto il rischio di tumore alle mammelle ,  nel quale l’incidenza di morte è molto alta. Con la sterilizzazione prepuberale (prima del primo calore), o comunque entro il terzo calore, il rischio si riduce praticamente a zero.Con l’asportazione delle ovaie e dell’utero si elimina anche la possibilità di sviluppo di carcinoma ovarico e di altri tumori degli organi. Nei maschi ,come nella femmina, la sterilizzazione elimina la possibilità di insorgenza di forme tumorali testicolari e riduce ad una percentuale insignificante l’insorgenza di tumori prostatici.

Non è vero che “dopo” cambiano carattere; o meglio, se un cambiamento c’è, è sempre in meglio ,riducendo notevolmente l’incidenza di turbe comportamentali nell’adulto  ( e diminuendone l’aggressività, ma questo “non si applica” al carlino, in generale). Tuttavia bisogna ricordare che il comportamento del cane non è dettato da una semplice risposta istintuale a stimoli ormonali,ma dipende in gran parte da diversi altri fattori come la capacità di apprendere e di ricordare le esperienze vissute, e il suo carattere già formato non verrà certo modificato dalla sterilizzazione. Continuerà quindi a fare le cose che faceva prima, con lo stesso atteggiamento.

Non è vero che è “contro natura “ : spesso un problema in questo senso è rappresentato dai proprietari “maschietti”, che si immedesimano nel proprio compagno di vita, che verrebbe, secondo loro, menomato nella loro maschilità. Proviamo a lasciare da parte immedesimazioni e proiezioni dell’ego umano , e a chiederci quale sarebbe realmente , dal punto di vista fisico e mentale, la cosa migliore per questo nostro compagno di vita. Loro non si accoppiano o si attraggono per “piacere o divertimento”.
Il loro istinto, codificato a livello genetico , li porta ad avere una attrazione irrefrenabile per l’altro sesso, durante il periodo del calore, perché la natura dice che “devono produrre della prole” , prole che allo stesso modo se lasciata fare si riprodurrebbe due volte all’anno, seguendo lo stesso incontrollabile istinto volto al “ mantenimento della specie” .Quindi, a chi pensa che  “ la natura dovrebbe fare il suo corso” , andrebbe fatto notare che, se così fosse, ogni femmina dovrebbe partorire almeno due volte all’anno dall’età di sei mesi: provate ad immaginare quali sarebbero le conseguenze….e quanto questo possa essere considerato “naturale” per la femmina. A parte la contraddizione in termini nel chiamare in causa la “natura” ( i nostri carlini, come la stragrande maggioranza dei cani, non esisterebbero “ in natura” senza l’intervento dell’uomo, la responsabilità quindi è sempre e soltanto nostra) , val la pena ricordare che l’uomo può ricorrere a sistemi contraccettivi, per poter avere rapporti sessuali non finalizzati alla riproduzione; i cani,no. Dove sta quindi la vera crudeltà, dove sta l’azione “contro natura”? Costringere il cane a settimane di sofferenza , deperimento e nervosismo, ad ogni calore, ogni volta che non può o non si vuole che si accoppi? Farlo accoppiare una sola volta e poi mai più, rendendo questa sofferenza ancora più intollerabile per loro?
Gli animali agiscono e sentono i bisogni sessuali quando questi sono dettati dagli ormoni, prodotti dalle gonadi (testicoli e ovaie). Se questi vengono tolti l’impulso scompare. E tutto il resto, le nostre proiezioni di cui sopra, non c’è mai stato.

E’ VERO che la sterilizzazione è la miglior scelta possibile, sia in considerazione della salvaguardia dello stato di salute del proprio cane, sia come gesto di responsabilità etica e civile, e infine come segno di consapevolezza e rispetto per tutti coloro che non hanno chiesto di venire al mondo, e si trovano ad aspettare il loro turno per uno sguardo o una carezza.

E’ vero, purtroppo, che il carlino corre spesso rischi legati ad interventi chirurgici, ma questo, purtroppo, dipende dal veterinario. E’ sicuramente possibile sterilizzare la propria carlina ( o carlino ) senza alcun rischio presso un veterinario di provata competenza, e come dire ” carlino-referenziato”, che sarà il primo a dirvi, in questo caso, se l’intervento possa essere effettuato o meno. Nei casi in cui l’età o le condizioni di salute del cane ( o la vostra paura) rendano sconsigliabile un intervento, ci auguriamo che avrete lo stesso tipo di cura e attenzione nell’evitare ogni eventuale accoppiamento e riproduzione.

Grazie per averci letto.

24 Comments

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  1. Stefania / Feb 15 2012

    Ho letto con piacere tutto, condivido tutto, ma ho tuttavia una gran paura ad effettuare tale intervento, perchè purtroppo la scorsa estate ho rischiato di perdere il mio cucciolo solo per aver effettuato una colonscopia, (con anestesia ovviamente) è andato in CID ed è un miracolo che sia ancora vivo. Questo è il motivo per cui vi ho chiesto se voi conoscete un ottimo veterinario nella mia zona, (mi avete già risosto siete stati molto carini); tuttavia per ora lo faro anestetizzare solo in caso di grave necessità.
    Accetto comunque i vs consigli.
    grazie e un caro saluto
    Stefania

    • massimo / Jul 28 2012

      ho al mio fianco un bel giovanotto di quasi 6 anni, carlino di nome Muso, è il mio primo carlino e finora non ce la siamo cavati male. Abitiamo a Piacenza ed è arrivato il momento di fare un paio di interventi che richiedono anestesie piu potenti rispetto a quelle che finora ha sostenuto (3 endoscopie al tratto respiratorio una all’ anno). sono molto preoccupato e vi scrivo per chiedervi un consiglio sul veterinario migliore nella mia zona.
      grazie per tutto quello che fate

  2. ruggero / Aug 2 2012

    Siete grandissimi….io ho adottato una carlina di recente…ha solo 6 mesi e sembra avere dei problemi neurologici che le intaccano equilibrio e movimento….l’ho presa che a stento camminava ma con l’aiuto del veterinario e tante passeggiate la piccolina sta facendo passi da gigante adesso corre e gioca anche se non salta…ma ha ritrovato la voglia di vivere…lo stesso veterinario è rimasto sorpreso dalle grandi migliorie che sta avendo…l’ho portata via da chi l’allevava perchè “difettosa” era disposto a regalarla ed io l’ho portata a casa…con un pò d’amore sto riuscendo a farle fare cose che sembravano impossibili…
    continuate così ragazzi…questi cani son meravigliosi ma devono esser rispettati!!!!

  3. Nicoletta Tugnoli / Aug 26 2012

    Salve, ho letto l’articolo e lo condivido in pieno. Ho due femmine di carlino recuperate in un allevamento dove erano di troppo perche non in grado di procreare ( una delle due in 4 anni aveva già fatto 4 gravidanze) ora vi scrivo per un consiglio. Devo fare sterelizzare una cagnolina in quanto probabilmente ha un infezione. Abbiamo fatto un’eco e non sembra niente di urgente ma hanno riscontrato un linfonodo ingrossato inoltre ha i globuli bianchi altini. quindi mi è stato vivamente consigliato di programmare l’intervento. E qui mi sono nate 1000 paure in quanto il veterinario mi ha avvisato che questi cagnolini hanno problemi nella respirazione durante la fase dell’anestesia. Visitando il vs. sito ho riscontrato che possono emergere altre problematice e per questo vi chiedo AIUTO. Dovrò poi pensare anche all’altra cagnolina e quindi voglio essere il più possibile serena nell’affrontare il tutto.
    Aspetto con ansia una risposta e vi mando un affettuoso abbraccio siete tutti favolosi come favolosi sono i carlini. A presto

  4. Manuela / Sep 27 2012

    Ora con il vostro scritto ho capito che è meglio sterilizzare la mia carlina. Ho una piccola storia da raccontare: nel 2005 io e mio marito con i nostri 2 figli decidiamo di adottare un cane, razza carlino la prendiamo da un allevatore in lombardia. È amata tantissimo da tutti noi, soprattutto da me che ho la fortuna di rimanere a casa senza dover andare a lavorare e gli dedico tutto il mio tempo.Decidiamo di non sterilizzarla perchè così pensavamo che fosse il corso della natura. Purtroppo a metà maggio di quest’anno incomincia a vomitare con diarrea,io subito la porto dal veterinario non aspetto neanche un giorno, le danno medicine ma niente da fare, mi dicono che deve fare una colonscopia, la facciamo anche qui non sitrova niente intanto la situazione non migliora.Il veterinario mi dice che l’unica cosa da fare e portarla a Zurigo (Svizzera) che c’è un ospedale specializzato per piccoli animali (più grande clinica europea) corri in 24 ore la portiamo a Zurigo dagli specialisti fiduciosi che ce l’ha guariscono. Torniamo in Ticino dove abitiamo e aspettiamo sue notizie.Tutti i giorni telefoniamo per sapere come stà la nostra Amelia. Un giorno ci dicono che devono fare una gastroscopia ma è pericoloso per l’anestesia ma Amelia è una roccia e sopravvive ma non trovano nulla sta sempre male allora ci dicono di dover fare un’altra colonscopia e dinuovo la paura che non sopravvive, ma da qui non trovano nulla, dopo ci dicono che si è la cerato l’intestino e bisogna dinuovo operarla senza sucesso poi ci chiamano e dicono che è peggiorata. Prendiamo la macchina e corriamo a Zurigo la vediamo per l’ultima volta intubata e chiediamo di farla addormentare. Io mi chiedo piena di lacrime ancora adesso che ve lo racconto non potevano risparmiarci tutto questo alla nostra Amelia e a noi? Ci sono persone che se ne fregano dei cani, ma per noila nostra carlina ci ha spezzato il cuore.

    • admin / Sep 27 2012

      Cara Manuela, ci dispiace moltissimo per quello che è successo ad Amelia. Sei incappata, come a molti capita, in veterinari senza reale competenza. Gli esami invasivi andrebbero fatti solo se strettamente necessari, soprattutto in un cane fisicamente ed emotivamente delicato come il carlino. Purtroppo abbiamo sentito molti racconti come il tuo. Un abbraccio, Amalia vi protegge dalla sua nuvoletta oltre il ponte dell’arcobaleno.

  5. barbara / Oct 8 2012

    salve anchio ho un cucciolo di carlino e leggendo sopra ho riflettuto e penso proprio che la sterilizzazzione sia la starda migliore.adesso il mio cane ha tre mesi e mezzo,vorrei sapere quando è il momento migliore per praticare l’intervento .grazie

    • admin / Oct 8 2012

      Cara Barbara, grazie per il tuo commento per la tua scelta. Abbi estrema cura nella scelta del veterinario per l’intervento – non tutti sono in grado di operare cani brachicefali. Ciò premesso, il tuo veterinario saprà indicarti il momento più adatto; se è una femmina, dopo il primo calore ( anche se alcuni adesso tendono a farlo addirittura prima,ma noi preferiamo dopo il primo calore). Se è un maschio, dai 10-12 mesi in poi. Saluti Salvacarlini!

  6. Laura Boggioni / Jul 15 2013

    La mia Maya ha compiuto un anno il primo di luglio e ad ottobre, già daccordo con i veterinari della clinica dove è seguita (io ogni po’ la faccio visitare!) la sottoporrano ad intervento di sterilizzazione. Su consiglio sempre di questi veterinari, duarnte la medesima seduta operatoria, verrà valutata anche la necessità di intervenire sulle vie aeree superiori (allargamento delle narici e controllo della laringe e palato molle), ho deciso di fare tutto in un’unica seduta in modo tale da non sottoporre la mia piccola a due anestesie generali. Cosa ne pensate?

    • admin / Jul 15 2013

      Ciao Laura, la risposta alla tua domanda dipende unicamente dalla sicurezza della scelta del veterinario per la chirurgia. Noi sconsigliamo di effettuare i due interventi contemporaneamente, per una migliore gestione del post operatorio. Ad ogni modo può essere fatto , la sola cosa di cui devi essere assolutamente sicura è la competenza ed esperienza del chirurgo in chirurgia su cani brachicefali. un bacino a Maya.

      • Laura Boggioni / Jul 15 2013

        Grazie, molto gentili! Penso proprio di potermi fidare poichè anche alla clinica hanno un carlino Ernesto di 15 anni che hanno adottato perchè è stato abbandonato in quanto incontinente. Lui è stato operato da cucciolo e sta benone, anche se un po’ paciocco. La dottoressa dice che è un baule con la coda!!! Per il post operatorio, io non lavoro e posso assisterla assiduamente con la mia esperienza di 20 anni come infermiera. Mi hanno assicurato che il tutto si risolverà nel giro di una settimana. Grazie ancora per la vostra disponibilità! ;)

  7. Martina / Feb 20 2014

    Apprezzo come scrivi, ritornerò a leggere altri articoli

  8. luciano di domenico / Oct 12 2014

    Ciao ho una carlina di 8 mesi l’ho presa in un allevamento aveva solo 2 mesi.
    All’inizio avevo intenzione di fargli fare almeno una cucciolata di cui ho preso consiglio dal veterinario pensavo che fosse un suo percorso di natura, adesso la mia Molly ha il suo primo calore e sta’ molto soffrendo e agitata nervosa e un vulva da paura io sto’ soffrendo insieme a lei e non vedo l’ora che finisca questo percorso.
    Cercando in internet per mia fortuna ho trovato il vostro articolo ora non voglio piu’ che Molly soffra quindi ho deciso di sterelizzarla le chiedo gentimente quando posso fare l’intervento tutti mi dicono che devo aspettare che compie almeno un anno e che abbia il secondo calore e vero?
    Nell’occasione e gradito porgere distinti saluti luciano e Molly

    • admin / Oct 13 2014

      Ciao Luciano, grazie per la tua domanda.Ci sorprende apprendere che ancora esistano veterinari che consiglino di far riprodurre il proprio cane. Per quanto riguarda la tua domanda, il cane può essere sterilizzato anche prima del primo calore( comunque dopo i 7-8mesi di età) , e sicuramente farai benissimo a sterilizzarla dopo il primo calore. Come evidenziato nel nostro articolo, dovrai porre grandissima attenzione alla scelta del veterinario per la chirurgia,nella nostra esperienza sono purtroppo pochi i veterinari in grado di operare cani brachicefali in sicurezza. Data la certezza di un veterinario dotato di specifica competenza e ampia casistica di riferimento relativa ad interventi effettuati su cani brachicefali, il carlino può – e deve – essere sterilizzato come ogni altro cane. Grazie

  9. lucia matera / Mar 12 2015

    Io ho perso ieri la ma carlina.. A 8 anni.. All’ inizio nn l’ ho voluta sterilizzare x via dell’ acvoppiamento.. Poi quando ho deciso di farlo il veterinario me lo ha sconsigliato x gli eventuali rischi che poteva correre… E cosi è andata.. Ha subito due iniezioni ormonali a distanza di 2 anni una dall’ altra.. Nell’ ultimo caso ha avuto la piometra… Febbre alta e quindi neanche un intervento d’ urgenza l’ avrebbe salvata.. Aveva il colestero,analisi perfette e difesse immunitarie basse…
    Nel giro di tre giorni ha avuto 3 arresti cardio vascolari… L’ ultimo ieri mattina… E ora sono qui ad incolparmi di tutto mentre mi lacero dentro e ripenso ai suoi occhiche imploravano pietà …

  10. Jessica / Apr 25 2015

    Salve il vostro articolo è molto interessante Io ho una carlina di 18 mesi e mentre cercavo di decidere per la sterilizzazione le é arrivato il 3 calore e so che ora dobbiamo aspettare altri due mesetti per evitare complicazioni ed emorragie.
    Dunque mi chiedo dato che non la farò accoppiare mai..é necessario sterilizzarla? Il mio veterinario utilizza anestesia gassosa e intubata. Ma io non ci dormo la notte su questa decisione..lei é troppo importante per me.cosa mi consigliate? Mi trovo a Palermo, esistono cliniche specializzate in brachicefali qui da me in Sicilia ? Grazie attendo risposta.

    • admin / Apr 25 2015

      Ciao Jessica, è difficile per noi poter dare una risposta alla tua domanda; in linea di massima, la sterilizzazione è sempre comunque consigliabile per ragioni di salute, soprattutto per le femmine, essendo il solo modo di proteggerle da patologie a carico dell’apparato riproduttore che riguardano quasi il 90% delle femmine non sterilizzate, soprattutto in tarda età. Ma per noi la sola discriminante per poter dare una risposta è rappresentata dal veterinario che effettuerà l’intervento. Le nostre adozioni sono possibili solo al nord e centro-nord, più raramente centro Italia, quindi i nostri veterinari di riferimento , per i nostri interventi, si trovano in queste stesse regioni. Abbiamo alcuni nominativi di veterinari – non per nostra esperienza diretta ma segnalati come validi da altri – anche per le regioni al di fuori delle nostre zone di adottabilità, ma non potremmo fornirti un nominativo per chirurgia specifico nella tua regione. L’anestesia gassosa e l’intubazione sono il solo modo possibile per intervenire sul carlino , e speriamo che non esista più alcun veterinario che pensi di poter operare un carlino senza intubarlo. Ma vanno considerate anche il tipo e durata dell’anestesia, e soprattutto la tecnica di risveglio, che è la cosa più importante. Inoltre dovrebbe sempre essere eseguito prima un esame ecocardiografico, per accertare la presenza di eventuali aritmie ( blocchi di branca o arresti sinusali), non rilevabili alla semplice visita. In presenza di blocchi l’anestesia è sempre sconsigliabile, se non assolutamente necessaria in presenza di emergenze che richiedano chirurgia d’urgenza. Parla con il tuo veterinario, non aver paura di fare le domande necessarie prima di prendere una decisione. Una carezza salvacarlina alla tua piccola.

      • Jessica / Apr 25 2015

        Grazie di avermi risposto quali sarebbero i metodi che il veterinario dovrebbe adoperare per il risveglio ? Sono molto combattuta su questa scelta..

  11. Marina / May 9 2015

    Sono d’accordissimo con l’articolo. Lunedì prossimo la mia carina di 9 mesi verrà sterilizzata… ma ho molta paura dell’operazione.. come posso sapere se il veterinario è in grado di sterilizzare una carlina? Non immaginate come io sia angosciata.. vivo a Montesilvano, provincia di Pescara. Grazie.

    • admin / May 12 2015

      Cara Marina, grazie per il tuo commento, ci dispiace le risposte ai commenti inviati al sito non sempre possono essere immediate. Il modo più semplice per orientarsi nella scelta del veterinario per eventuale chirurgia è chiedere, chiedere , chiedere…ad amici, conoscenti, proprietari di carlini nella tua regione , o a chi possa, testimoniare per esperienza diretta un riscontro positivo relativamente ad interventi già eseguiti. Per quanto riguarda eventuali approfondimenti che possano essere richiesti al proprio veterinario, non aver paura di fare alcune domande relative al numero di interventi già eseguiti su cani brachicefali. Altre domande più tecniche avrebbero poco senso, al di là del tipo di anestesia utilizzata che può solo e soltanto essere la gassosa, perchè la buona riuscita di un intevento è data dalla somma di tutte le parti ( tipo di anestesia, tecnica di intervento, e soprattutto la tecnica di risveglio) , mai da un solo aspetto. Tanti auguri per la tua piccola!

  12. Antonella / May 12 2015

    Buongiorno,
    ho scoperto in questi giorni il vostro sito…che dire…siete meravigliosi!!
    Sono la mamma di due cuccioli di carlino (che arrivano da un allevamento serio). Questi due pelosetti hanno stravolto completamente la mia vita e quella della mia famiglia e ogni giorno ci chiediamo come abbiamo potuto vivere così tanti anni senza un carlino. Sono indescrivibili…
    La femminuccia in questi giorni sta avendo il suo primo calore. Avevo dei dubbi sulla sterilizzazione ma questo articolo me li ha tolti tutti…grazie. La piccola ha 7,5 mesi e vorrei farla sterilizzare prima del secondo calore. Questa è l’indicazione della allevatrice-veterinaria che, però, non esegue questo tipo di intervento.
    Abito nella provincia di Torino e vorrei portarla da un veterinario con conoscenza di questa razza, avete dei consigli da darmi? Qual è il momento giusto nell’arco dei 6 mesi tra un calore e l’altro?
    Vi ringrazio tantissimo.
    Antonella

    P.S. Ho letto le storie dei vostri cagnolini. La storia di Hope, in particolare, mi ha strappato il cuore…ha lo sguardo dolce della mia piccola Gioia, ma non la sua stessa fortuna. Al momento, non riesco a fare di più se non aiutarvi con un piccolo contributo per le cure. Forza Hope!

  13. Marina / May 14 2015

    Buongiorno, sono la Marina che scrissi qualche giorno fa riguardo alla sterilizzazione della mia carlina.. Volevo solo dire che è andato tutto benissimo, la mia splendida cagnolina sta molto bene, salta, gioca è attiva esattamente come prima.. Avevo parlato con il veterinario circa l’intervento, lui mi ha spiegato tutto con molta calma e competenza, mi ha fatto stare con la piccola fino a quando non è stata addormentata. Quando sono andata a riprenderla era già sveglia e tranquilla, poi ha dormito per buona parte della giornata. Ora sono molto felice. Se mi date il permesso vorrei dare a tutti il nominativo di questo ambulatorio veterinario, oppure potete dare la mia posta elettronica e io lo riferisco privatamente. D’altra parte, ogni volta che ci vado, è sempre pieno di cani in attesa di essere visitati. Grazie della vostra risposta. Marina.

    • admin / May 14 2015

      Cara Marina, grazie per il tuo riscontro, molto bene! Non consentiamo mai la pubblicazione di nominativi di veterinari.Se vuoi puoi inviarvi il nomimativo del tuo veterinario via e-mail ,specificando la città, lo aggiungeremo senz’altro alla nostra lista. Grazie

      • Marina / May 14 2015

        Salve, vi ho scritto privatamente. Spero possa essere d’aiuto. Sono a vostra disposizione per qualsiasi cosa io possa fare. A presto. Marina.

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